Samsung, come ben sappiamo, utilizza due famiglie di processori differenti per quanto riguarda i suoi smartphone: Exynos e Snapdragon. Tutti gli smartphone Samsung commercializzati in Italia – tranne qualche piccola eccezione come Samsung Galaxy S10 Lite, il primo in Italia con SoC Qualcomm -, arrivano sul mercato con processori Exynos a differenza invece di quelli commercializzati in America (e non solo) che fanno affidamento sui SoC Qualcomm.

Molti miglioramenti ma non abbastanza

A distanza di qualche settimana dal lancio della gamma Samsung Galaxy S21, un benchmark dettagliato ci permette di scoprire come si comporta il processore Exynos 2100 rispetto a Qualcomm Snapdragon 888. I dati raccolti durante i test vedono il Cortex-X1 di Exynos 2100 in leggero svantaggio (-7%) rispetto allo Snapdragon 888 per motivi di cattiva gestione del calore che mandano il core in throttling, e anche una minore attenzione nella gestione dell’efficienza energetica (-12%). Il Cortex-A78 è però il 12% più veloce in performance dello Snapdragon 888 per via della maggiore frequenza di esercizio, ma anche qui a discapito dell’efficienza energetica (-26%).

samsung galaxy s21 exynos 2100 qualcomm snapdragon 888

Però, nonostante queste differenze, il SoC Exynos 2100 rappresenta un enorme passo in avanti rispetto Exynos 990. Il Cortex-X1 è il 28% più veloce e il 58% più efficiente del core M5 di Exynos 990, e anche i core a bassa frequenza di Exynos 2100 sono fino al 66% più veloci e l’11% più efficienti dal punto di vista energetico di quelli del SoC della scorsa generazione.

La buona notizia è che non ci troviamo più in quella situazione di grande svantaggio tra il SoC Exynos 990 e Qualcomm Snapdragon 865 che aveva portato alla petizione per convincere Samsung a non usare più i SoC Exynos, ma il dislivello fra i due processori è ancora visibile sebbene meno impattante rispetto al passato.

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