Buone notizie per gli utenti che hanno intenzione di passare a Fastweb: l’operatore telefonico, infatti, ha deciso di apportare una modifica migliorativa a quelli che erano i propri programmi per i prossimi mesi.

In particolare, Fastweb ha deciso di modificare gli impegni già assunti con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per quanto riguarda la politica delle modifiche unilaterali di contratto, escludendo dalle future rimodulazioni i clienti attivati nei precedenti 12 mesi.

Fastweb apporta un’importante modifica

Ricordiamo che fino a questo momento il periodo di esclusione dalle future rimodulazioni era fissato in 6 mesi e, pertanto, in virtù di tale novità gli utenti che decidono di passare a Fastweb per il primo anno possono stare tranquilli di non dovere subire le temute rimodulazioni.

La modifica di Fastweb è stata decisa nell’ambito di una consultazione pubblica a cui hanno preso parte anche Iliad e Federconsumatori: l’operatore telefonico riteneva il termine di esclusione di 6 mesi “assolutamente inadeguato” e proponeva di portarlo ad almeno 18 mesi mentre l’associazione di categoria riteneva che tale termine fosse da portare ad almeno 12 mesi.

Il 15 ottobre 2020 Fastweb ha comunicato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni di avere parzialmente accolto le richieste del mercato, modificando tra le altre cose il termine del divieto alle rimodulazioni tariffarie (portandolo dai primi sei mesi a dodici e comprendendo anche la modifica di eventuali opzioni o servizi aggiuntivi) e dando agli utenti la possibilità, in caso di rimodulazione solo di una singola opzione aggiuntiva o di un servizio, di recedere soltanto da questi ultimi, mantenendo l’offerta principale.

Si precisa che nel divieto alle rimodulazioni tariffarie per i primi 12 mesi sono inclusi non soltanto i clienti consumer ma anche quelli business e l’operatore si è anche impegnato a fornire informazioni più dettagliate sulle rimodulazioni effettuate e sulle offerte o opzioni impattate.

Potete trovare la delibera integrale dell’AGCOM seguendo questo link.

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