ZTE Axon 20 5G è stato il primo smartphone a montare una fotocamera frontale sotto il display, anche se con risultati decisamente magri, ma sappiamo che tante altre aziende di alto calibro stanno mettendo a puntino la tecnologia per integrare il sensore fotografico e garantire all’utente un’esperienza di utilizzo appagante tanto quanto quella offerta dagli smartphone attuali con fotocamere punch hole o con notch.
Niente notch o fotocamere punch hole
Come abbiamo visto qualche giorno fa Samsung sta lavorando ad una particolare soluzione per nascondere il sensore frontale dietro un display in movimento, ma il brevetto pubblicato dall’USPTO (United States Patent and Trademark Office) il 31 dicembre scorso ci offre forse una prima vera anteprima di come il colosso sudcoreano implementerà questa tecnologia nei futuri smartphone di fascia alta.
Com’è possibile notare dall’immagine sottostante, infatti, il brevetto depositato da Samsung fa riferimento ad uno smartphone privo di notch o fotocamere punch hole, ma bensì caratterizzato da due display: il primo, il principale, a tutto schermo, mentre il secondo rilegato solo ad una piccola porzione superiore del pannello – volendo anche circoscritto ad un angolo.
I due display avrebbero una composizione differente, o meglio, sarebbero in grado di far passare la luce in maniera diversa: il più piccolo fra i due, quello dietro cui verrebbero nascosti i vari sensori e la fotocamera frontale, sarebbe realizzato in un materiale in grado di permettere il passaggio di una maggiore quantità di luce garantendo così scatti di migliore qualità.
Non è ancora chiaro se e quando Samsung deciderà di utilizzare questo genere di tecnologia per i prossimi smartphone, ma in rete si avanza la possibilità che si tratterebbe del display di Samsung Galaxy Note 21 Ultra oppure di Samsung Galaxy Z Fold 3.