Xiaomi, insieme ai brand Redmi e POCO diventanti più o meno indipendenti nel corso del tempo, si appresta a lanciare numerose novità nelle prime settimane del 202, dopo aver chiuso lo scorso anno con la presentazione di Xiaomi Mi 11, il primo smartphone a utilizzare la Mobile Platform Qualcomm Snapdragon 888.

Nei giorni scorsi dalla Malesia sono arrivate le prime indiscrezioni relative a Redmi 9T, che potrebbe essere presentato tra una settimana esatta, l’8 gennaio e potrebbe essere seguito a ruota da numerosi altri dispositivi. Nei primi mesi di questo nuovo anno, dovrebbero essere ben 9 i nuovi dispositivi lanciati da Xiaomi sui mercati globali, a partire proprio da Xiaomi Mi 11 annunciato in Cina qualche giorno fa.

Oltre ai due modelli appena citati ci dovrebbe essere anche Xiaomi Mi 11 Lite 4G, che potrebbe utilizzare un nome diverso sul mercato indiano: POCO F2. L’esistenza di questo dispositivo è confermata dall’account Twitter di POCO India, che nei ringraziamenti di fine 2020 ha spoilerato una novità in arrivo nel 2021.

 

The stage is set! The fun has begun! Let us get ready to take it to the next level!

Excited? You should be, coz the next year is going to be even crazier.

While we enjoy, let us look back at everything we’ve achieved together! Thank you ❤️ pic.twitter.com/K0432jSj8B

— POCO India (@IndiaPOCO) December 31, 2020

Il nuovo POCO dovrebbe essere un modello di fascia media, con Snapdragon 732G, schermo AMOLED a 120 Hz e una batteria da 4.250 mAh, una configurazione che lo pone in diretta concorrenza con POCO X3.

Il tutto per creare non poca confusione, una politica che Xiaomi sembra interpretare al meglio, come sembra debba accadere anche con Redmi 9T. A quanto pare infatti ci troveremo di fronte all’ennesimo rebrand, visto che il nuovo smartphone dovrebbe semplicemente essere la versione globale di Redmi 9 Power, lanciato da poco in India e a sua volta derivato dalla versione cinese di Redmi Note 9 4G.

Chi sperava che il 2021 avrebbe portato un po’ di chiarezza per quanto riguarda Xiaomi, sembra dunque destinato a rimanere deluso, con il colosso cinese che sembra fare di tutto per creare confusione, utilizzando diversi nomi per il medesimo prodotto o realizzando varianti locali completamente diverse da quelle globali, pur mantenendo lo stesso nome.