Un brevetto appena scovato e riconducibile a OPPO illustra una soluzione estremamente particolare studiata dal produttore cinese, quella di smartphone con fotocamere posteriori removibili e, di conseguenza, potenzialmente sostituibili.

Nel leggere queste parole, qualcuno di voi avrà probabilmente pensato subito all’idea altrettanto se non più particolare di Vivo.

Nella testa di chi vi scrive si è invece formato automaticamente il nome “Project Ara“. Il brevetto di OPPO, infatti, raffigura uno smartphone che fa proprio il concetto di modularità, anche se “solo” con riferimento alle fotocamere posteriori.

Similmente al concept di Vivo menzionato, anche nel caso di OPPO parliamo di un modulo staccabile dal corpo dello smartphone per utilizzi finora del tutto inediti. Il piccolo modulo con due sensori fotografici sarebbe infatti dotato di varie opzioni di connettività, quali USB-C, WiFi e Bluetooth. Inoltre, sarebbe dotato di una propria batteria agli ioni di litio. Proprio l’uscita USB-C sarebbe fondamentale per i selfie: a tale scopo, il modulo andrebbe attaccato alla porta corrispondente dello smartphone (qualcuno ha detto Sony Ericsson T68i?).

Se da una parte questa potrebbe essere anche un’alternativa particolare per evitare di affrontare i problemi tecnici legati all’implementazione delle fotocamere anteriori sotto al display (anche se ZTE lo ha già fatto), dall’altra si aprirebbe la strada anche a possibili upgrade del solo comparto fotografico dello smartphone.

Per quanto quest’ultima idea sia indubbiamente affascinante, abbiamo già visto produttori anche importanti, come LG e Motorola, provarci e poi desistere. Persino un gigante come Google ha riposto nel cassetto Project Ara senza mai arrivare fino in fondo. Insomma, meglio non sperarci troppo per evitare altre delusioni.

In attesa di capire se effettivamente OPPO porterà avanti un’idea così particolare, eccovi alcuni disegni del brevetto.

Vi piacerebbe uno smartphone fatto così? Fatecelo sapere nel box dei commenti.

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