Per utilizzare l’app della fotocamera è necessario destreggiarsi tra diversi pulsanti e cursori sullo schermo, non senza scomodità e limitazioni. Per ovviare a questo, una società chiamata Sentons sta introducendo le “Software-Defined Surfaces” (SDS) al posto dei pulsanti fisici.

CameraBar è una nuova SDS che utilizza gli ultrasuoni per rilevare tocchi e swipe sulla cornice di uno smartphone per imitare i pulsanti fisici dello zoom e del pulsante di scatto di una fotocamera tradizionale, in modo che gli utenti possano usufruire dell’otturatore virtuale e dei controlli di zoom senza che le loro dita interferiscano toccando lo schermo.

CameraBar imita i pulsanti fisici con gli ultrasuoni

CameraBar è in grado di rilevare una leggera pressione sul lato destro per impostare la messa a fuoco, una pressione più forte per scattare una foto e uno swipe sul lato sinistro per controllare lo zoom. Il video seguente mostra CameraBar in azione su ASUS ROG Phone 3 e su uno smartphone sviluppato appositamente.

Il CTO di Sentons Sam Sheng afferma che il dispositivo ideale per presentare CameraBar avrà un’area più ampia per lo scorrimento in modo da consentire un controllo più preciso del livello di zoom.

Nessun dispositivo di questo tipo esiste attualmente sul mercato, tuttavia Sentons è in trattative con diversi partner che a breve porteranno questa tecnologia in produzione. L’azienda fornirà agli OEM la tipologia del sensore consigliata, le indicazioni su come progettare il modulo e il software di riferimento come parte dell’app fotocamera preinstallata, mentre i produttori potranno personalizzare la regione di attivazione del gesto ed eventualmente mettere a disposizione dei consumatori le medesime opzioni di personalizzazione.

I nuovi smartphone con design a tutto schermo e display a cascata saranno i più idonei ad adottare la nuova tecnologia CameraBar di Sentons. Finché il materiale utilizzato nel corpo dello smartphone è sufficientemente rigido e consente quindi la propagazione delle onde ultrasoniche, può essere trasformato in un sensore tattile virtuale.

Sentons afferma che i suoi sensori a ultrasuoni sono in grado di riconoscere i tocchi delle dita attraverso vetro, plastica e persino millimetri di alluminio, quindi gli elementi di rilevamento possono essere montati sulla piastra centrale dello smartphone piuttosto che dietro il punto in cui ci si aspetta di posizionare il dito.

Inoltre, le dimensioni ridotte dei sensori di rilevamento ne consentono l’utilizzo anche in dispositivi piccoli come smartwatch e cuffie true wireless.

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