Google Play Services per AR è il motore di augmented reality prodotto dal colosso di Mountain View, sfruttato sostanzialmente da tutte le app che fanno uso di AR al loro interno. Nonostante il servizio non sia disponibile per tutti i dispositivi, l’azienda lavora costantemente per aggiungere sempre più device alla lista.

Google Play Services per AR da oggi compatibile con 15 nuovi dispositivi

Con l’update di oggi, Google ha finalmente esteso il supporto a ben quindici nuovi dispositivi tra smartphone e tablet. Di seguito, l’elenco completo dei nuovi dispositivi supportati:

  • HMD Global Nokia 3.4
  • Motorola Moto G 5G
  • Motorola Moto G Stylus (2020)
  • Motorola One Fusion
  • OnePlus 8T
  • Realme X7 5G
  • Realme V5 5G
  • Sony Xperia 5 II
  • Vivo iQOO 5 5G
  • Vivo V20
  • Xiaomi Mi 10T Pro
  • Zebra ET51s 8″ Enterprise Tablet
  • Zebra ET56s 8″ Enterprise Tablet
  • Zebra TC52x WLAN Touch Computer
  • Zebra TC57x WWAN Touch Computer

Aggiunti diversi smartphone alla lista, tra cui troviamo in particolare i più noti OnePlus 8T, Motorola Moto G Stylus, Motorola Moto G 5G e tanti altri, tra cui anche il nuovissimo Nokia 3.4 appena sbarcato in Italia. Non mancano, tra l’altro, alcuni smartphone e tablet Zebra dedicati principalmente alle aziende.

Come già detto, Google Play Services per AR è necessario per la corretta esecuzione di tutte quelle app che necessitano di un motore di augmented reality installato nel dispositivo. In pratica il motore di AR, prevalentemente attraverso la fotocamera, si occupa di percepire la profondità e la distanza degli oggetti e dello spazio che ci circonda, per poi mostrare sul proprio schermo oggetti e consentirci di muoverci intorno ad essi come se fossero effettivamente davanti ai nostri occhi. Ciò spesso accade, ad esempio, sia per app per uso ludico che educativo, tra cui alcune di produzione sempre dell’azienda californiana, come Arts & Culture.

Talvolta, anche se al momento accade assai sporadicamente, anche app come Instagram necessitano del supporto dell’AR, per mostrare alcuni banner pubblicitari in augmented reality attraverso le storie instagramm come ad esempio capita sempre più spesso nell’ultimo periodo. Diversa invece è la VR (virtual reality) che si occupa semplicemente di usare sensori quali accelerometro, bussola e giroscopio per capire in che direzione ci si sta muovendo e, di conseguenza, far ruotare la telecamera virtuale simultaneamente al nostro movimento, senza però interagire col reale spazio circostante.

La VR, contrariamente all’AR, è compatibile praticamente con tutti i dispositivi ed è usata frequentemente in molti videogame e numerosissime app, sia che guardiate lo schermo del telefono in maniera diretta, che lo facciate attraverso un visore come Google CardBoard. Se siete tra i fortunati possessori di uno dei dispositivi che supportano il Google Play Services per AR, provate qualche app e fateci sapere cosa ne pensate.