A distanza di quasi un anno e mezzo, Google ha comunicato di aver completato il rollout globale della messaggistica avanzata RCS sull’app Google Messaggi. RCS, che lo ricordiamo è l’acronimo di Rich Communication Services, consiste in un servizio di messaggistica arricchita dagli indicatori di scrittura, conferme di lettura, foto e video a risoluzione elevata, eccetera.

Tutti gli smartphone Android attivi nel mondo sono dunque coperti da RCS tramite Google Messaggi, e in onore di questo traguardo Google ha iniziato a testare la crittografia end-to-end (E2EE), quella che per intenderci troviamo da qualche tempo su WhatsApp, servizio con diversi punti di contatto con il sistema RCS di Google Messaggi.

La crittografia end-to-end assicura che nessuno, neppure il proprietario del servizio, possa leggere il contenuto di un messaggio, solamente il mittente ed il destinatario. Google ha mostrato una notevole sensibilità alle tematiche della privacy facendo sì che la E2EE fosse attiva per impostazione predefinita e non disattivabile dall’utente.

Quando si verificano le condizioni tecniche per utilizzare la E2EE, ossia che mittente e destinatario utilizzino Google Messaggi da una determinata versione in poi e l’impostazione dei messaggi che viaggiano su rete dati o Wi-Fi, questa è attiva per garantire la privacy tra i “dialoganti”. Se le condizioni per sfruttare E2EE mancassero temporaneamente, l’invio del messaggio viene fermato in attesa che tornino le condizioni per utilizzare la connessione protetta.

La crittografia end-to-end sarà implementata gradualmente su Google Messaggi a partire da questo mese.