Per Google Pixel 5 il colosso di Mountain View ha deciso di non puntare su una CPU top di gamma ma su un processore di fascia medio-alta, come il Qualcomm Snapdragon 765G, ossia una soluzione molto apprezzata ma che comunque non è in grado di tenere testa ai chip migliori del momento.
E una conferma in tal senso arriva da una serie di test benchmark effettuati dallo staff di GSMArena.com, in base ai quali le prestazioni che tale CPU è in grado di garantire pare siano più simili a quelle di Qualcomm Snapdragon 710.
Google Pixel 5 non fa una bella figura nei test benchmark
Se nei test single core il nuovo smartphone di Google si difende bene, è in quelli multi-core che sembra fare fatica.
Al fine di scongiurare l’ipotesi che si trattasse di un modello “difettoso”, lo staff di GSMArena.com ha deciso di usare anche un secondo Google Pixel 5 ma i risultati in multi-core sono stati identici:
Il nuovo modello di punta di Google si colloca ben al di sotto di smartphone come OnePlus Nord, Vivo X50 e Realme 7 Pro, facendo soltanto poco meglio di Google Pixel 4a.
Ed anche nel seguente test i risultati lasciano un po’ a desiderare:
Non è chiaro quale sia il motivo per cui nelle prestazioni “grezze” il nuovo smartphone del colosso di Mountain View se la cavi così male ma è probabile che il team di Google abbia deciso di operare un downclock dei vari core e della GPU o di utilizzare un regolatore molto aggressivo (che gestisce la potenza in modo più conservativo), il tutto con l’obiettivo di dare la priorità alla durata della batteria (che è effettivamente apprezzabile) piuttosto che alle prestazioni.
Ricordiamo che Google Pixel 5 al momento non è disponibile in via ufficiale in Italia ma c’è comunque un modo per acquistarlo anche dal nostro Paese.