Una ricerca su un campione di 2000 persone inglesi adulte evidenzia che i consumatori si stanno stufando dei nuovi modelli di smartphone che inondano costantemente il mercato.

La percezione di 9 adulti su 10 è che il gioco non valga la candela, in quanto ritengono che le innovazioni introdotte servano più che altro a deprezzare rapidamente il loro ultimo acquisto, piuttosto che introdurre reali vantaggi nell’esperienza d’uso.

I grafici seguenti mostrano come sono crollati i prezzi di alcuni smartphone lo scorso anno e la svalutazione dopo 12 e 24 mesi per i principali brand.

Cambiare smartphone troppo spesso è uno spreco

Tra le persone intervistate, alcuni sono convinti che tra uno smartphone da 1000 euro e uno da 400 euro non ci siano grandi differenze sul fronte dell’esperienza di utilizzo, altri sono dell’idea che spesso le nuove tecnologie vengano propinate troppo presto, quando non sono ancora affidabili, e infine c’è che pensa che molte aziende cerchino di rendere presto inutilizzabili i loro dispositivi per spingere i consumatori a comprarne di nuovi.

Nonostante i produttori immettano sul mercato un numero esagerato di modelli e insistano anche sulla più redditizia fascia premium, le vendite dei top di gamma stanno crollando. Alcuni brand farciscono l’offerta premium con regali costosi come cuffie true wireless e monopattini, tuttavia sono gli smartphone sotto i 400 dollari che guidano il mercato nel 2020.

Un terzo delle persone intervistate ha inoltre confermato che spenderà molto meno in tecnologie e gadget nei prossimi anni, puntando in molti casi su modelli scontati o ricondizionati.

Il settore degli smartphone sta per attraversare il suo più grande periodo di crisi e difficilmente il 5G riuscirà a invertire la tendenza. La percezione è che anche in Italia un sondaggio del genere porterebbe a risultati simili.

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