Google Assistant è sempre più in grado di interagire con le altre applicazioni della compagnia californiana, grazie a una serie di integrazioni che con il passare del tempo si fanno sempre più evolute. I casi più recenti riguardano Snapshot, la pagina iniziale di Google Assistant su smartphone, e YouTube Music, ora più facili da controllare.

Il controllo delle schede di Snapshot

Fin dalla scorsa primavera, quando Google ha introdotto la nuova interfaccia per Snapshot, sono state parecchie le nuove funzioni aggiunte da Google, che ora permette di controllare quali schede vengono visualizzate.

Finora era possibile nascondere alcune schede ma ora le modifiche possono diventare permanenti. Grazie a una nuova icona a forma di ingranaggio, che alcuni utenti stanno iniziando a vedere appena sotto l’icona del proprio account, è possibile accedere alle impostazioni di Snapshot, suddivise in cinque categorie.

Si tratta di Upcoming Tasks, Recomandations, Travel, Celebrations e Interests, ognuno con diverse schede (26 in tutto) che possono essere disabilitate per mantenere un certo ordine nella schermata iniziale o per rimuovere quei contenuti che non interessano.

Integrazione con YouTube Music

Nonostante non siano pochi gli utenti scontenti della chiusura di Google Play Music, il cui posto è stato preso da YouTube Music, Google continua per la sua strada e rilascia nuove funzioni per cercare di colmare le lacune ancora presenti nella piattaforma.

Dopo aver testato nelle scorse settimane la possibilità di gestire le playlist personali tramite Google Assistant, ora Big G sta portando la funzione a tutti gli utenti, che potranno richiamare le playlist preferite con i comandi vocali anche senza dover sottoscrivere la versione a pagamento.

Ora basterà pronunciare il comando “Hey Google, riproduci la mia playlist ‘nome della playlist'” per avviarne la riproduzione in maniera corretta. Abbiamo testato la funzione sui nostri dispositivi e siamo risusciti a riprodurre correttamente le playlist personali, un buon passo avanti per YouTube Music.

C’è voluto parecchio tempo, quasi due anni, per avere la gestione delle playlist tramite comandi vocali, ma Google ha fatto attendere i propri utenti, portandola solo dopo aver cessato Play Music.