Incuriositi dal prezzo, che si assesta sotto i 100 euro, abbiamo deciso di provare per un po’ Cubot Note 20 e constatare in prima persona che cosa è capace di offrire uno smartphone dal costo così basso. E oggi siamo pronti a raccontarvi la nostra esperienza, che, vi anticipiamo, non è stata totalmente positiva e soddisfacente.

Design & Ergonomia

È inutile girarci intorno: esteticamente non è granché perché è realizzato in plastica e con un design che anteriormente ricorda i tantissimi smartphone con la goccia in commercio e posteriormente ricorda, ma chi lo avrebbe mai detto, Huawei Mate 30. Usarlo non è stato facile, almeno per me, perché è grosso ma soprattutto pesante e i suoi 200 grammi non passano inosservati, anzi. Non è uno smartphone per tutti, ecco, e sicuramente è destinato prettamente a chi cerca un display ampio. C’è da dire però che propone una caratteristica che non si vedeva da anni e che a qualcuno potrebbe far comodo: udite udite, perché possiede la batteria, nonché la cover posteriore, rimovibile e quindi sostituibile.

Funzionalità

Le funzionalità di Cubot Note 20 non sono tante e potremmo riassumere il paragrafo dicendo che propone il solito pacchetto software di MediaTek, con pro e contro, ma non è così. E non è così nel male perché propone ancora meno funzionalità e possibilità, ahimè. Purtroppo monta un software senza alcuna aggiunta particolare, con le funzionalità stock di Android e le solite applicazioni di Google, alcune delle quali in formato AOSP. Manca un lettore di impronte digitali (non c’è nemmeno il dt2w) e al suo posto c’è un inutile sblocco col volto che fa uso della fotocamera anteriore, che entra in gioco solamente premendo il tasto power e che funziona solo discretamente bene. In compenso però, e qui è stato una piacevole sorpresa, possiede la certificazione di Google e, soprattutto, il chip NFC, il che vuol dire che Google Pay c’è e funziona senza alcun tipo di problema; e questo è un valore aggiunto non di poco conto considerando che ci sono alcuni smartphone che costano il doppio o anche il triplo che ne sono sprovvisti, nel 2020. Non dimentichiamo, poi, che monta anche una porta audio da 3,5 mm, una porta USB-C per la ricarica e uno slot che permette di inserire contemporaneamente due nano-SIM e una micro-SD. Comunque propone un pacchetto software, basato su Android 10, con tutto ciò che serve e con le applicazioni necessarie per risultare pronto all’uso già alla prima accensione, più o meno per qualsiasi tipo di utilizzo.

Prestazioni

È chiaro già dalla scheda tecnica e dal prezzo di vendita che Cubot Note 20 non è un fulmine di guerra e sfortunatamente è proprio così. A causa della memoria interna eMMC, della CPU quad core e, soprattutto, dei 3 GB di RAM, è poco reattivo nell’eseguire le operazioni e spesso mostra dei vistosi rallentamenti, che sono causa di attesa e fastidio. Si fa perdonare però con una buona ricezione del GPS, telefonica, Bluetooth e del Wi-Fi, tutti componenti che funzionano nella media, con un buon display IPS da 6,5 pollici, che risulta molto luminoso e abbastanza definito nonostante abbia una risoluzione solo HD+, e con un audio niente male, che è sì piatto ma è nel contempo anche molto alto e abbastanza nitido.

Fotocamera

Cubot Note 20, e chi lo avrebbe mai detto, non brilla per qualità fotografica, anzi è peggiore di tutti gli altri smartphone che utilizzano l’applicazione fotocamera di MediaTek. Monta quattro sensori posteriori, di cui i due principali Sony IMX486 e IMX350, tuttavia a causa dell’hardware limitato e dell’applicazione e degli algoritmi di MediaTek le foto, ma anche i video, sono di una qualità scarsa, soprattutto lato definizione e gestione di luci e ombre. Sono sufficienti a malapena per qualche scatto da condividere sui social, ma per null’altro. A ciò si aggiunge che scattare e muoversi all’interno delle modalità di scatto è un dramma perché l’applicazione fotocamera è lenta, poco reattiva e per nulla intuitiva, per cui viene voglia di chiuderla pochi secondi dopo averla aperta.

Batteria & Autonomia

Va decisamente meglio lato autonomia grazie alla sua capiente batteria da 4200 mAh. È uno smartphone che non lascia mai a piedi e capace di restare acceso con un uso medio-alto anche 2-3 giorni, senza bisogno di essere caricato. L’autonomia è soggetta a decine di fattori, è un dato di fatto, tuttavia Cubot Note 20 qui è un campione e riesce anche a far registrare 9-10 ore di display acceso senza troppi accorgimenti.

In conclusione

È giunto il momento di tirare le somme. Cubot Note 20 è un prodotto con i suoi limiti e con le sue mancanze, è vero, ma è pur vero che online viene venduto fra gli 80 e i 94 euro e a questo prezzo non si può desiderare di più. Se si accettano i suoi compromessi e magari si necessita di uno smartphone da battaglia da poche decine di euro, magari con display grande, super batteria e NFC, allora lui è il prodotto ideale e sicuramente si farà valere dando soddisfazioni. In tutti gli altri casi non c’è motivo di acquistarlo perché ci sono in giro prodotti della concorrenza con ben altre qualità. È disponibile all’acquisto sul sito ufficiale e su Amazon Italia a circa 93 euro con questo link.