Un nuovo rapporto ha rivelato che Qualcomm sta cercando un’alternativa per spostare i suoi ordini da SMIC, visto che il produttore di semiconduttori cinese potrebbe presto incontrare restrizioni da parte del governo degli Stati Uniti, tuttavia AMD non sembra preoccupata delle nuove imposizioni americane entrate in vigore il 15 settembre.

Qualcomm potrebbe dirottare gli ordini da SMIC

Secondo un rapporto DigiTimes, i dirigenti di Qualcomm, uno dei primi tre clienti di SMIC, hanno fatto visita alle fonderie di Taiwan per assicurarsi che possano garantire le forniture di chip per la gestione dell’alimentazione con processo produttivo a 0,18 micron insieme a processori per applicazioni mobili e SoC che utilizzano processi produttivi a 28 nm e 14 nm.

Stando ad alcune fonti del settore, i dirigenti Qualcomm hanno contattato anche altre fonderie con sede a Taiwan, tra le quali TSMC, United Microelectronics (UMC) e Vanguard International Semiconductor (VIS) per un potenziale spostamento degli ordini di semiconduttori.

Dopo che l’amministrazione Trump ha aggiunto SMIC alla “Entity List”, il produttore di semiconduttori cinese ha recentemente affermato che qualsiasi ipotesi sui legami della società con le forze armate cinesi sono dichiarazioni non vere e false accuse.

AMD è convinta che potrà continuare a fornire chip a Huawei

Le nuove sanzioni che colpiscono Huawei e che impediscono anche alle aziende americane di fare affari con essa sembrano non impensierire AMD che sostiene di possedere licenze speciali rilasciate dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti che sarebbero valide anche per le più recenti sanzioni entrate in vigore il 15 settembre.

Nello specifico, AMD ha riferito che, pur seguendo le limitazioni imposte, dovrebbe essere in grado di servire i clienti inseriti nella Entity List americana.

Deutsche Bank, attraverso il suo analista del mercato dei semiconduttori Ross Seymore, ha incontrato il general manager di AMD, Forrest Norrod, per sapere se, ed eventualmente in che modo, AMD sarà interessata indirettamente dalle sanzioni USA inflitte a Huawei, in particolare quelle in vigore dal 15 settembre.

Il portavoce di AMD ha riferito che l’azienda rimarrà relativamente illesa da queste sanzioni e che si aspetta poche interruzioni delle sue attuali operazioni commerciali con la Cina.

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