Gli smartwatch iniziano ad essere considerati alla stregua di alcuni dispositivi in grado di valutare lo stato di salute di una persona e di identificare in tempo reale situazioni potenzialmente fatali, semplicemente grazie ad un connubio perfetto fra sensori e algoritmi.

Rilevazione del 98,7% dei casi AFib

Fitbit è certamente una delle aziende più importanti nel mercato dei dispositivi wearable, ed in queste ore annuncia che l’app ECG ha ricevuto l’autorizzazione 510(k) dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e il marchio di Conformità Europea (CE).

Questo significa che, a partire dal prossimo mese di ottobre 2020, gli utenti muniti dello smartwatch Fitbit Sense – disponibile in pre-ordine su Amazon a 329,95 euro – potranno sfruttare il sensore HR per il battito cardiaco e l’app ECG per rilevare potenziali segni di fibrillazione atriale (AFib).

Eric Friedman, co-fondatore e CTO di Fitbit, sottolinea come “La diagnosi precoce della fibrillazione atriale è molto importante e sono incredibilmente entusiasta del fatto che stiamo rendendo queste innovazioni accessibili alle persone di tutto il mondo, per aiutarle a migliorare la loro salute cardiaca, prevenire condizioni più gravi e salvare potenzialmente vite umane“.

Per ottenere l’approvazione da parte di tutte le agenzie di regolamentazione, l’azienda ha condotto uno studio clinico in cui si è visto come l’algoritmo sviluppato per la rilevazione della fibrillazione atriale sia in grado di registrare il 98,7% dei casi sottoposti a test.

Tramite l’app ECG e Fitbit Sense gli utenti potranno tenere sempre sotto controllo l’attività elettrica del cuore e condividere rapidamente i risultati con il proprio cardiologo di fiducia.