Nei mesi scorsi Marc Levoy, uno dei papà di Google Fotocamera, ha deciso di lasciare il colosso di Mountain View, passando ad Adobe.

Nel corso di un’intervista rilasciata allo staff di The Verge (qui trovate il lungo podcast), Levoy si è soffermato su alcuni interessanti aspetti del settore della fotografia mobile, fornendo una sorta di conferma (seppur indiretta) alle indiscrezioni secondo cui per Google Pixel 5 il colosso di Mountain View abbia deciso di puntare ancora sul Sony IMX363, ossia lo stesso sensore già usato su Pixel 3, Pixel 4 e Pixel 4a (a suo dire, le nuove soluzioni alternative non potrebbero contare su miglioramenti tali da giustificare un cambio).

Il mondo della fotografia mobile secondo Marc Levoy

Alla domanda relativa alle motivazioni che lo hanno spinto a lasciare Google per approdare ad un altro colosso della tecnologia Levoy ha risposto che si sente una persona alla costante ricerca di nuovi stimoli: niente problemi, in sostanza, ma soltanto tanta voglia di cambiare e mettersi alla prova.

Con riferimento al futuro, secondo Levoy tra le novità che potrebbero conquistare maggiormente gli utenti vi sono quelle che si basano sulle soluzioni studiate per rimuovere dalle foto gli elementi “indesiderati” (come i riflessi, le ombre o gli oggetti).

Levoy ci ha tenuto a precisare inoltre che non è soltanto l’aspetto hardware ad avere una grande importanza nel campo della fotografia mobile, in quanto pure la componente software può rivelarsi fondamentale per garantire agli utenti un risultato superiore alla media. E Google Fotocamera sembra rappresentare una conferma di tale principio.