Huawei ha già confermato che la serie Huawei Mate 40 sarà l’ultima a poter contare sui processori top di gamma Hisilicon Kirin e ciò a causa delle limitazioni imposte al colosso cinese dal governo statunitense attraverso il suo ban commerciale.

Stando a quanto riportato da DigiTimes, HiSilicon, la sussidiaria di Huawei che produce i processori Kirin, in queste ultime settimane ha dovuto subire una perdita di ingegneri.

Gli ingegneri di Huawei abbandonano la barca che affonda

Huawei non può più realizzare i chipset Kirin senza l’aiuto di fonderie di terze parti come TSMC e Samsung e, conseguentemente, gli ingegneri della sua divisione HiSilicon di Taiwan lasciano l’azienda. Sfortunatamente, ciò avviene proprio quando il colosso cinese sta provando ad organizzare un nuovo processo produttivo senza l’utilizzo di tecnologie statunitensi.

Pare che Huawei stia costruendo in Cina una fabbrica di processori a 45 nm, tecnologia a dir poco obsoleta per il settore degli smartphone ma che potrebbe rappresentare una sorta di primo passo verso progetti ben più ambiziosi.

Per i prossimi mesi, invece, il colosso cinese dovrà affidarsi a produttori terzi e tra le aziende che potrebbero rifornirlo vi sono MediaTek e Qualcomm (che pare abbia già richiesto un’apposita autorizzazione al governo statunitense).