Microsoft, oh Microsoft, perchè sei tu Microsoft? La creatura di Bill Gates continua a mostrare i denti in più di un modo. L’ultima bagarre giudiziaria in cui è coinvolta è, purtroppo, un duro colpo per la neo-acquisita di Google: è stato infatti chiesto l’intervento dell’organo antitrust europeo contro Motorola, poichè questa starebbe usando brevetti su standard video come un’arma senza che Google dica nulla in contrario. Motorola starebbe chiedendo di rimuovere i PC con Windows, le Xbox 360 e altri prodotti che fanno uso dello standard H.264 oppure di “rimuovere la loro capacità basata sullo standard [in considerazione] di riprodurre video e connettersi senza fili [alla Rete].” Questo comportamento è meritevole dell’intervento dell’antitrust per più di un motivo, secondo Dave Heiner (consigliere generale presso Microsoft).

Motorola sembra chiedere una somma che è 1’125 volte quella richiesta da altri detentori di brevetti per le licenze: su un PC da 1000€ le royalties sarebbero 22.50€, mentre su un PC da 2000€ tali royalties salirebbero a 45€. I componenti sarebbero sicuramente più costosi, ma il prezzo di Windows rimane invariato. Il problema è che la somma delle licenze di tutti gli altri 2’300 brevetti coinvolti in H.264, in possesso di un gruppo di 29 società, ammonta ad appena 2 centesimi di dollaro per ogni PC. Microsoft afferma che i brevetti di Motorola sullo standard H.264 sono appena 50: un numero misero rispetto ai 2300 totali. Eppure, Motorola da sola chiede circa 1’125 volte quello che chiedono tutte le altre compagnie sommate.

Probabilmente voi date per certo che possiate vedere video sul vostro smartphone, tablet, PC, lettore DVD/Blu-ray e che possiate connettervi ad Internet senza essere legati ad un cavo. Questo è possibile per l’industria è giunta anni fa alla conclusione di definire standard tecnici comuni che ogni marca può utilizzare per costruire prodotti compatibili per video e WiFi. Motorola e tutte le altre aziende che hanno contribuito a questi standard hanno anche fatto una promessa alle altre: che se avessero avuto dei brevetti essenziali per gli standard, le avrebbero rese disponibili con termini equi e ragionevoli, e che non li avrebbero usati per impedire ai competitor di vendere i loro prodotti… Motorola ha rotto la sua promessa. Motorola è sulla strada dell’uso dei brevetti essenziali agli standard per uccidere i video sul Web, e Google come nuovo proprietario non sembra avere intenzione di cambiare rotta.” Dave Heiner

Secondo Microsoft, l’approccio di Google ai brevetti è molto diverso dal suo: Microsoft, secondo Heiner, “si concentra sull’infrazione di brevetti che non contribuiscono ad uno standard”, mentre invece i brevetti relativi agli standard sono licenziati con termini FRAND (Fair, Reasonable and Non-Discriminatory). Microsoft ha lanciato l’appello “Google, per favore non uccidere i video sul Web”, nella speranza di lanciare una campagna contro Mountain View.

Né Motorola né Google hanno ancora commentato sull’annuncio, ma la situazione non è delle più rosee. Il comportamento di Motorola è evidentemente scorretto e deve cambiare al più presto. Microsoft, dal canto suo, non è mai stata una compagnia corretta nè ci aspettiamo che lo diventi presto. Il comportamento usato contro i produttori Android è tipico di una delle parole che si usano per descrivere l’Italia (e non è la pizza né il mandolino). Il bue dà del cornuto all’asino, ma finché il bue è Microsoft va tutto bene.