Nemmeno io ho mai sentito parlare del Motorola GLEAM, probabilmente perchè si tratta di un feature phone senza lode né infamia che si confonde nella massa di telefoni cellulari “non-smartphone”. Tuttavia, sembra che il GLEAM abbia catturato l’attenzione di Apple, e non in senso positivo. La compagnia californiana con sede a Cupertino ha infatti richiesto il bando del telefono in Germania per infrazione di un brevetto.

Tale brevetto descrive un “dispositivo di calcolo con aspetto decorativo dinamico” (computing device with dinamic ornamental appearance) – le funzionalità incriminate sono dunque relative all’ “aspetto dinamico” del GLEAM. Le uniche funzionalità che rientrano in tale categoria sono quelle relative all’utilizzo di LED e di illuminazione animata che sono impiegate per mostrare sulla cover esterna messaggi o chiamate ricevuti.

Ovviamente l’obiettivo di Apple non è tanto il GLEAM in sè, che vende poco e ha un’importanza ridicola per Motorola. Il vero obiettivo è il Samsung Galaxy Nexus e i suoi LED RGB di notifica. Se, infatti, il GLEAM fosse stato bandito per aver infranto il brevetto, la probabilità di ottenere il bando di altri dispositivi che infrangano il brevetto sarebbe stata molto più alta.

Sfortunatamente per Apple, però, la Corte Regionale di Monaco ha respinto le accuse e ha sentenziato che il GLEAM e gli altri dispositivi accusati di violazione non devono essere banditi. Il giudice Peter Guntz pensa che il GLEAM violi il brevetto, ma ha seri dubbi sulla validità del brevetto stesso. L’attacco di Apple potrebbe quindi concludersi con una sconfitta su tutti i fronti – il detto “oltre al danno, la beffa” potrebbe essere adatto a descrivere la situazione. Un altro detto interessante è “chi la fa, l’aspetti”. Sono sicuro che Apple, però, non l’abbia ancora capito.