Il nuovo Motorola RAZR è uno degli smartphone pieghevoli più chiacchierati di fine 2019 ed inizio 2020. Come ben sappiamo è da ieri disponibile in Italia in esclusiva TIM, cosa che ci porta a pensare che piano piano inizieremo a notarlo sempre di più nelle vie delle nostre città.

Il Motorola RAZR fallisce miseramente il test di durabilità del display pieghevole

Ovviamente l’aspetto più importante del nuovo RAZR è il suo display pieghevole. Motorola non è certo la prima azienda a sviluppare uno smartphone con un display in grado di piegarsi, ma la decisione di riprendere il design a conchiglia ha permesso alla compagnia in forza a Lenovo di differenziarsi dai vari Samsung Galaxy Fold e Huawei Mate X.

Se ben ricorderete, giusto un paio di giorni fa, i colleghi di CNet ci avevano informato che a breve avrebbero effettuato un test di durabilità del Motorola RAZR. Per farlo si sarebbero affidati ad un particolare robot, chiamato FoldBot, lo stesso a cui si erano rivolti per testare il Galaxy Fold di Samsung, che ne avrebbe saggiato la resistenza nel tempo.

Ebbene, il Motorola RAZR ha alzato bandiera bianca dopo appena 27.218 piegamenti – il “crack” lo trovato al minuto 4:08:50. È un buon risultato? Assolutamente no. Per darvi una visione completa del quadro, il Samsung Galaxy Fold ha dato forfait dopo circa 120mila piegamenti.

Facendo un breve calcolo, piegando il telefono 100 volte al giorno questo non sarebbe in grado di raggiungere un anno di vita; si può arrivare a poco più di 18 mesi aprendo e chiudendo il display 50 volte al giorno. C’è da dire che Foldbot non è affatto delicato, ma è innegabile che forse il meccanismo di chiusura del display, le cerniere, possa essere un pelino troppo delicato per uno smartphone pieghevole.

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