Nonostante l’acquisto di Motorola Mobility da parte di Google sia stato effettuato principalmente per venire in possesso dei numerosissimi brevetti in ambito mobile (circa 17000) in possesso della compagnia alata, sembra che proprio i brevetti possano segnarla con una profondissima ferita nel business e nella posizione sul mercato attualmente detenuta negli Stati Uniti. Microsoft aveva infatti già dato avvertimenti in tempi molto recenti intraprendendo una causa legale, ma senza minacciare azioni che potrebbero rivelarsi fatali per la neoacquisita di Google. Un deciso cambio nella linea d’offesa ha lasciato tutti di stucco: Microsoft ha chiesto il bando di tutte le importazioni su suolo statunitense di smartphone Motorola a causa dell’infrazione di 7 brevetti di Microsoft. Fra questi, troviamo anche brevetti riguardo la gestione dei contatti, sincronizzazione di email e addirittura “metodi per avvertire le applicazioni di un cambiamento nella forza del segnale e nella carica della batteria”. La lista include smartphone come Droid 2, Droid X, Cliq XT, Devour, Backflip e Charm ma anche i feature phone potrebbero essere coinvolti.


Nonostante la minaccia sia palpabile e non sia un mero spettro fatto di fumo, Motorola dovrebbe avere degli assi nella manica: come fa notare Bloomberg, 18 brevetti di cui è in possesso sono indispensabili all’industria mobile, e includono “tecnologie essenziali per l’industria dei dispositivi mobile, inclusi servizi di localizzazione, design delle antenne, trasmissione delle email, gesti sui touchscreen, gestione di applicazioni e software e wireless di terza generazione”. Se, tuttavia, questi brevetti non saranno sufficienti a fermare Microsoft, allora l’acquisizione di Motorola da parte di Google sarà completamente inutile e fin quasi dannosa per Mountain View.

[Via androidandme.com]