Avete un OnePlus 6 e siete pure soddisfatti ma vi ronza in testa l’idea di provare un Google Pixel? Rimettete in tasca il portafogli e non abbiate paura: avete per le mani uno dei prodotti meglio supportati dagli sviluppatori, per cui è sufficiente sbloccare il bootloader, installare una recovery come la TWRP e scegliere la ROM giusta per lanciarsi in una nuova esperienza senza cambiare smartphone.

Il firmware senz’altro più adatto per assaggiare l’esperienza Google è Pixel Experience, peraltro già aggiornato ad Android 9 Pie (serviva specificarlo?). In queste ore ha abbracciato Now Playing, una delle funzioni esclusive dei Pixel che va ad erodere l’inevitabile distanza dall’ambiente che emula.

Now Playing ha fatto il suo esordio sui Google Pixel 2 per essere poi confermata ed evoluta sui Pixel 3 con la cronologia dei brani musicali riconosciuti. Sfrutta, in sostanza, i microfoni dello smartphone per rilevare eventuali brani in riproduzione nell’ambiente circostante e sottoporre all’utente titolo e artista senza richiedere alcuna ricerca o app per scoprirli.

E la privacy, direte voi? Nessun problema, Google ha pensato anche a questo: anzitutto la funzione è disattivabile in qualsiasi momento, e poi tenete conto del fatto che il riconoscimento avviene offline grazie ad un database da migliaia di impronte musicali presente nello smartphone, in modo da prescindere dalla connessione ad internet e non violare la riservatezza degli utenti.

La Pixel Experience per OnePlus 6 sfrutta un sistema leggermente diverso, richiede la connessione ad internet e si avvale della tecnologia di SoundHound. Tenetene conto. Per scaricare la Pixel Experience per OnePlus 6 potete seguire questo link.