Bill Gates si è espresso negativamente a proposito della possibilità che i giganti del tech possano smembrare alcuni dei propri business per evitare l’abuso di posizione dominante e concorrenza sleale. Secondo il co-fondatore di Microsoft – e attualmente membro del board – questo rischierebbe soltanto di creare due realtà che potrebbero comportarsi ugualmente in modo poco consono. Qual è la soluzione proposta dall’attuale filantropo?

Tutto era iniziato con la possibilità che Android si dividesse da Google ritornando a essere un’entità separata per provare a risolvere una serie di problemi sfociati in cause legali e conseguenti multe. Negli USA, la Federal Trade Commission and Department of Justice (ossia l’organo antitrust) sta decidendo se aprire o meno un’investigazione molto ampia e Google è proprio l’azienda più toccata dalla vicenda. Inoltre, la candidata presidenziale Elizabeth Warren si è dimostrata pro-smembramento dei colossi.

Come vi abbiamo ampiamente descritto, il sistema operativo tende a favorire le soluzioni proprietarie come app e servizi, qualcosa della quale i rivali si sono sempre lamentati come capitato anche ad Apple, con la differenza che Google possiede anche la piattaforma pubblicitaria e dunque genera introiti che sono più direttamente connessi alla propria auto-promozione.

Intervenuto in occasione di un’intervista con Bloomberg, Bill Gates si è dimostrato scettico su questa soluzione che divide per controllare meglio perché, testuali parole: “Se c’è una società che si comporta così e si vuole risolvere il problema, si dovrebbe soltanto far presente che è un comportamento proibito. Dividere la società in due e avere due persone che fanno qualcosa di sbagliato non sembra una soluzione”.

Insomma, per il co-fondatore di Microsoft i vari Google, Apple, ma anche Amazon o la stessa Facebook non troverebbero soluzione andando a disgregarsi, ma le autorità dovrebbero vigilare in modo più consistente e persistente. I governi dovrebbero impegnarsi di più, perché le soluzioni ci sono eccome: “Il fatto è che i regolamenti sulle tasse incentivano la società a strutturarsi in un certo modo per minimizzare i versamenti allo stato, la gente dovrebbe concentrarsi su questo se vuole una soluzione”.

Anche perché la possibilità di divisione aveva interessato anche Microsoft nella prima parte della propria esistenza, quando il Dipartimento americano della Giustizia aveva richiesto lo smembramento in seguito a un’accusa di monopolio. Il ricorso di Redmond era però andato a buon fine, con l’accordo di rispettare apposite richieste e regolamentazioni.

Il ruolo delle istituzioni andrebbe a braccetto anche per quanto riguarda il controllo sui social network per cercare di evitare la diffusione di odio e fenomeni di radicalizzazione: “Dipende dalle società assicurarsi che le loro innovazioni non abbiano effetti collaterali negativi”.