Al contrario di aziende come OnePlus, che a più riprese ha sottolineato di non ritenerla una tecnologia valida per diverse ragioni, realtà come LG adottano la ricarica wireless già da parecchi anni, nel caso specifico fin dal 2014 con LG G3.

“Attorno a questa tecnologia aleggia ancora un certo scetticismo e sopravvivono alcune leggende metropolitane che tendono a screditarla” scrive LG in un articolo su lgmagazine.it in cui analizza per punti le principali critiche mosse alla ricarica senza fili.

Anzitutto conviene introdurre qualche nozione scientifica per capirne il funzionamento. Il sistema si basa sul fenomeno dell’induzione elettromagnetica che ha come attori la basetta di ricarica e l’avvolgimento conduttore dello smartphone, incaricato di convertire gli impulsi in energia elettrica da trasferire alla batteria. Un leggero riscaldamento delle superfici a contatto è da considerarsi normale e, di fatto, avviene durante la ricarica via cavo.

Detto ciò, ecco i cinque “miti” sfatati da LG.

  1. La ricarica wireless è più lenta di quella tramite cavo? La risposta può essere affermativa o negativa in base alla tipologia di ricarica via cavo, se standard o rapida. Comunque, aggiungiamo noi, la gran parte degli smartphone abilitati supporta la ricarica wireless a 10 watt, in genere la stessa potenza di una ricarica standard via cavo.
  2. La ricarica wireless non funziona se metto una cover? Sì nella quasi totalità dei casi, no se si utilizza una cover metallica.
  3. La ricarica wireless danneggia le batterie? Se gli avvolgimenti conduttori di smartphone e basetta vengono allineati nel modo corretto, dunque non si verificano surriscaldamenti importanti, ricarica wireless e via USB usurano la batteria allo stesso modo.
  4. Le basi di ricarica wireless sono tutte uguali? No. Come per gli alimentatori da muro ne esistono capaci di trasferire potenze diverse. È quello il parametro da considerare quando si valuta l’acquisto di una basetta tenendo in considerazione il fattore limitante, e cioè la potenza massima che il chip interno allo smartphone è in grado di elaborare e trasferire alla batteria.
  5. Posso usare lo smartphone durante la ricarica? Certo, con il limite rappresentato dal fatto che retro del telefono e basetta di ricarica devono rimanere a contatto per interagire e trasferire energia. Un supporto di ricarica inclinato può favorire l’operatività, ma il vantaggio principale della tecnologia senza fili è che consente di interrompere il processo con immediatezza e di riprenderlo con altrettanta rapidità. Poi, sottolinea LG, con le Air Motion di G8s ThinQ cade la necessità di toccare lo smartphone per utilizzarlo.

I punti qui riassunti sono stati approfonditi a dovere da LG per cui se voleste approfondire vi invitiamo a leggere l’articolo integrale.

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