In questa fase di emergenza sanitaria globale che stiamo ormai vivendo da diverse settimane, negli ultimi tempi si sta sentendo parlare sempre più spesso di 5G. È di qualche giorno fa la notizia che alcune torri radio 5G sono state date alle fiamme in Inghilterra, colpa di un’incredibile bufala che le vede responsabili della propagazione del Coronavirus.

Iliad rinuncia a installare una torre 5G

Problemi differenti, ma stesso scetticismo, regnano anche nel nostro Paese. Iliad si è vista costretta a ritirare la richiesta di installazione di una stazione radio 5G nel comune di Vedelago, nel comune di Treviso, a seguito di una delibera del Consiglio Comunale.

Questo, infatti, giorno 18 dicembre 2019, aveva deciso di applicare il divieto alle sperimentazioni sul 5G in attesa di nuove prove scientifiche circa l’emmissione di radiazioni elettromagnetiche. Secondo quanto viene riportato da PrimaTreviso, l’operatore francese avrebbe presentato la rinuncia formale giorno 31 marzo 2020, con la richiesta di installazione delle tecnologie di trasmissione sulla banda del 4G.

Il vicesindaco Marco Perin dichiara che “con la consapevolezza che non sarà facile bloccare il processo di diffusione del 5G, la rinuncia da parte di Iliad rappresenta un primo passo per dimostrare che Vedelago non è una terra di conquista ma che qualsiasi scelta deve essere ragionata e condivisa”.

Scelta rispettabilissima da parte del Comune di Vedelago che, evidentemente, sente la necessità di tutelare gli interessi e la salute dei propri cittadini prima di concedere il permesso per l’installazione di torri 5G.

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