Iliad sta sistemando in maniera abbastanza sollecita i problemi che sono emersi in queste poche settimane di vita, rispondendo in maniera rapida alle segnalazioni degli utenti. In occasione dei primi rinnovi era emersa qualche perplessità relativa alla data di rinnovi, che non era visibile nella propria area personale.

Ora la compagnia ha aggiunto la data nella quale l’offerta sarà rinnovata, anche se rimane qualche dubbio. Un’offerta attivata il 31 maggio dovrebbe rinnovarsi ulteriormente, dopo il rinnovo di giugno, il 31 luglio, ma il sistema riporta le ore 00.00 del 30 luglio, che secondo l’assistenza sta a indicare il giorno successivo.

Manca ancora l’indicazione dell’addebito del rinnovo tra i consumi, ma in questo caso l’assistenza ci ha rassicurato, affermando che presto anche questa voce sarà visualizzata. Per quanto riguarda l’addebito è invece certo che viene fatto 24-48 ore prima della scadenza dell’offerta, anche se quest’ultima sarà utilizzabile fino alla normale scadenza.

Il motivo dell’addebito anticipato è semplice, anche se per molti utenti potrebbe non essere chiaro. Contrariamente a quanto pensano molti utenti, grazie anche a informazioni sbagliate circolate in queste settimane, se al momento del rinnovo il credito non è sufficiente, l’offerta non viene rinnovata ma l’utente può continuare a utilizzare la SIM.

Siamo abituati, con gli altri operatori, a non poter navigare, telefonare o inviare SMS finché il credito non è sufficiente a rinnovare l’offerta, mentre con Iliad le cose funzionano diversamente. Come riporta chiaramente il documento dell’offerta Iliad, raggiungibile a questo indirizzo, se il credito residuo lo consente le chiamate saranno tariffate a 28 centesimi al minuto, gli SMS a 28 centesimi l’uno e il traffico Internet a 90 centesimi di euro ogni 100 MB.

Questo significa, per semplificare, che se avete 5 euro di credito residuo l’offerta non si rinnoverà, non vi sarà detratto nessun importo e utilizzerete la SIM a consumo. Ricordiamo invece che, di norma, gli operatori sottraggono subito il credito residuo e attendono la disponibilità relativa alla cifra mancante per rinnovare l’offerta, lasciando nel frattempo “a piedi” l’utente.