Con quella offerta lì a quel prezzo, era difficile prevedere che Iliad non facesse il botto. E botto è stato, secondo i dati elaborati da Beremberg, l’istituto di credito più antico della Germania. Durante il primo mese di attività, Iliad avrebbe attratto a sé una media di 10.000 clienti al giorno.

Il dato è frutto di un’elaborazione condotta sulla base dei dati della concorrenza: sarebbero emerse 250.000 richieste di portabilità in un mese. A queste vanno aggiunte le nuove numerazioni, stimate tra le 50.000 e le 100.000 durante lo stesso arco temporale, per una stima complessiva, dunque, di 350.000 clienti conquistati a suon di Giga.

Interessante è inoltre l’informazione che riguarda la provenienza dei clienti: il 40% dei passati in Iliad arriva da Wind Tre, il 25% da Vodafone, il 20% da TIM. Questi ultimi peraltro, a differenza di Wind Tre, hanno i colpi in canna per lanciare la controffensiva.

TIM in realtà l’ha sempre avuto, considerato che Kena Mobile, il suo operatore virtuale low-cost, esiste da diverso tempo. Vodafone invece ha creato il suo “alter ego virtuale” solo di recente, e tramite ho. Mobile ha contrapposto al gestore francese l’alternativa più credibile in quanto a costi e bundle.

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