Iliad ha dato il benvenuto al 2020 sulla scia di come ha salutato il 2019: ossia all’insegna della crescita e del rafforzamento della sua infrastruttura nel nostro Paese.
In Italia lo scorso anno Iliad è riuscito ad arrivare a 2.057 impianti attivi e nel corso del 2020 il rafforzamento della sua rete passerà anche attraverso l’utilizzo della banda 2100 MHz (B1), al momento sfruttata soltanto in alcune microcelle nella metropolitana di Milano.
Alla fine di dicembre Wind Tre ha liberato gli ultimi MHz della banda 2100, che ora è completamente sotto il controllo di Iliad e che, entro luglio 2022, sarà utilizzata da questo operatore per coprire i capoluoghi di regione (entro gennaio 2025 anche quelli di provincia).
In Francia, invece, il Gruppo Iliad opera attraverso Free Mobile e nei prossimi mesi parteciperà ad un’asta indetta dalle autorità locali per l’assegnazione di alcune frequenze 5G.
Di recente il Gruppo Iliad ha ricavato 2 miliardi di euro dalla vendita del 70% della società che gestisce le infrastrutture passive di telecomunicazioni mobile in Francia e in Italia, somma che potrà essere usata dall’operatore per accelerare lo sviluppo della propria rete in entrambi i Paesi.
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