Lo sbarco in Italia di Iliad ha dato uno scossone al settore della telefonia e i vari operatori nostrani si sono da subito organizzati per dare il “benvenuto” a questo nuovo protagonista.

L’arrivo di Iliad ha anche fatto sollevare alcune polemiche, come quella relativa alla sicurezza del procedimento di attivazione delle nuove SIM.

Il nuovo operatore pare abbia ora fatto sorgere qualche perplessità anche tra i sindacati di categoria (Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil), che hanno redatto una nota comune, rivolta ai Ministri Di Maio e Salvini.

Il mercato della telefonia mobile, come denunciato dalle OO.SS. aveva già scontato una ipercompetizione ed un quarto operatore avrebbe continuato a distruggere una parte significativa del valore del settore, tanto da non garantire alle imprese l’equilibrio tra investimenti e remunerazione del capitale con il rischio di un disimpegno che penalizzerebbe il Paese.

In sostanza, la colpa di Iliad sarebbe quella di aver causato con le proprie tariffe una sorta di effetto a catena, con conseguente diminuzione anche di quelle degli altri operatori, con l’inevitabile rischio di perdita di posti di lavoro e calo degli investimenti nel settore.

Le organizzazioni sindacali in questione, inoltre, lamentano di non avere ricevuto da Iliad alcuna informazione in merito alla sua struttura occupazionale, al piano industriale e alle tutele dei lavoratori.

Il loro auspicio è che il Governo apra un’istruttoria al fine di verificare le condizioni dei lavoratori di Iliad e il rispetto delle leggi italiane e degli impegni fissati dall’Authority per regolare il suo ingresso nel nostro mercato.