Huawei e OPPO hanno iniziato a interagire con gli sviluppatori indiani, offrendo loro incentivi redditizi, con l’obiettivo di invogliarli a costruire servizi mobile localizzati che possano essere inclusi nei loro smartphone distribuiti in tale Paese.

Secondo gli addetti ai lavori, l’iniziativa di Huawei rientra tra quelle che il produttore sta prendendo per riuscire a creare una valida alternativa alla suite di servizi di Google nel caso in cui i problemi con il governo statunitense non dovessero essere risolti.

HONOR, brand che fa parte del gruppo Huawei, è in trattativa con gli sviluppatori delle migliori 150 applicazioni indiane per convincerli ad entrare a fare parte della piattaforma HMS (Huawei Media Services).

Charles Peng, CEO di Huawei e HONOR India, ha spiegato che il colosso cinese sta provando a costruire un ecosistema mobile, aggiungendo che la maggior parte delle app chiave per navigazione, pagamenti, giochi e messaggistica sarà presto disponibile, il tutto con l’obiettivo di garantire agli utenti una buona esperienza.

Il dirigente ha anche reso noto che il colosso cinese attuerà la stessa politica in ogni Paese, così da riuscire a portare su HMS le rispettive migliori 100-150 applicazioni locali.

OPPO, invece, ha deciso di stanziare 143 milioni di dollari nel 2020 per supportare gli sviluppatori di tutto il Mondo, in modo da realizzare un “nuovo ecosistema di servizi intelligenti” attorno al suo sistema operativo ColorOS.