I display con alte frequenze di aggiornamento sono il nuovo trend di questo 2020, un po’ come i megapixel lo sono stati nel 2019; la gara è a chi offre il valore più alto di Hz, per un esperienza più fluida ed appagante; Huawei, con i suoi nuovi Huawei P40 Pro e Huawei P40 Pro Plus, ha però deciso di limitarsi, non offrendo i 120 Hz.

I nuovi top di gamma di Huawei offrono infatti fino a 90 Hz di refresh rate per i loro display, un gradino sotto rispetto a rivali del calibro di Samsung Galaxy S20; come mai questa scelta? A rispondere alla domanda ci ha pensato Richard Yu, CEO dell’azienda, con una motivazione molto semplice: consumi.

I 120 Hz consumano troppo: meglio di no su Huawei P40 Pro

Anche chi poco mastica di tecnologia potrà capire che aggiornare le immagini sul display un maggior numero di volte ogni secondo vada a costare in termini di energia, e quindi di durata della batteria; per tal motivo, Huawei ha deciso che 90 Hz fossero abbastanza: l’esperienza è fluida e i consumi sono “sotto controllo”.

Inoltre, in ottica dell’espansione del 5G, Huawei ha tenuto in conto che i primi modem per la nuova rete saranno più “energivori”, creando quindi una combinazione letale se associata ai 120 Hz.

I 90 Hz dovrebbero infine garantire un comportamento ottimale del dispositivo nell’arco del tempo, senza andare a mettere alla prova il processore e altri componenti (che potrebbero avere dei cali di prestazione se sfruttati al massimo).

Le conclusioni tratte da Huawei sembrano a tutti gli effetti logiche, ma ciò non toglie una cosa: non era forse meglio lasciare all’utente la decisione di scaricare o meno a tempo di record la propria batteria ma godere di un display a 120 Hz, anziché non dotare i propri smartphone di questa feature già dalla fabbrica e partire già svantaggiati rispetto ai competitor?

Potrebbe interessarti anche: Recensione Huawei P40 Pro: il nuovo re della fotografia su smartphone