I principali attori del panorama smartphone depositano periodicamente diverse denominazioni commerciali, indipendentemente dal fatto che poi vengano utilizzate nell’immediato o meno. Non fa eccezione Huawei, che negli anni ha depositato molte possibili nomenclature per smartphone e altrettante denominazioni commerciali di componenti o funzionalità.

In relazione alle prime, è accaduto il 30 ottobre 2017 – ma è venuto fuori solo di recente – che Huawei abbia registrato le sigle P40, P50, P60, P70, P80 e P90 presso le organizzazioni per la proprietà intellettuale di Israele, Cambogia, Laos, Brunei e di una serie di altre nazioni. Lo stesso è avvenuto in tempi diversi per le sigle P20 e P30 già utilizzate.

L’azienda cinese dunque è già proiettata verso le prossime generazioni di smartphone che esordiranno nei prossimi anni, alcune delle quali potrebbero anche vedere la luce con una denominazione diversa rispetto a quella attesa. Insomma, può certamente accadere di tutto ma nel caso in cui la logica dovesse rimanere quella a cui siamo stati abituati Huawei possiede già legalmente un numero sufficiente di sigle per i prossimi sei anni.