Nuovi numeri arrivano a quantificare i profitti di Huawei, che fra nuovi record di entrate, e cifre importanti anche per una serie di smartphone mutilata come Huawei Mate 30, chiude con un certo grado di soddisfazione un 2019 burrascoso.

Emergono in uno scenario del genere gli ultimi dati emersi dal rapporto finanziario della casa di Shenzen, pubblicati da un esponente di spicco come Eric Xu, il CEO (a rotazione) di Huawei.

A Capodanno quest’ultimo ha inviato un messaggio ai dipendenti del colosso dichiarando loro che le entrate dell’azienda hanno superato quota 850 miliardi di Yuan cinesi, che equivale a circa 109 miliardi di euro. A conti fatti, si tratta di un nuovo record per Huawei, che nel 2019 avrebbe fatturato il 18% in più rispetto all’anno precedente.

Il solo settore smartphone, che avrebbe superato Apple nelle vendite sul mercato globale, ha raggiunto i 240 milioni di unità vendute, che rispetto ai 206 milioni dell’anno precedente sono certo un bel passo in avanti considerando il blocco USA nei confronti della casa cinese.

Nel contempo Eric Xu comunica però che i traguardi raggiunti sono sì importanti ma comunque inferiori rispetto alle previsioni. Ma l’obiettivo per ora è quello di “affrontare una campagna strategica a lungo termine” resa necessaria in una situazione delineatasi dopo le decisioni del governo statunitense.

Huawei apre il primo negozio gestito da robot

E nel frattempo Huawei fa un passo verso il futuro aprendo il suo primo negozio fisico senza uno staff umano. Inaugurato ieri a Wuhan, in Cina, si tratta di un negozio smart realizzato con una struttura cilindrica e con una parte frontale in vetro antiproiettile.

Aperto 24 ore su 24, è gestito da tre bracci robot, uno più grande posto al centro, e due più piccini. Sono capaci di raggiungere ogni angolo del punto vendita e di porgere ai clienti i prodotti selezionati tramite un display che funge da vetrina e cassa.