Come probabilmente saprete, Huawei Mate 30 Pro è stato presentato proprio ieri insieme a Mate 30 e Porsche Design Mate 30 RS, e oggi il vicepresidente della divisione dei prodotti della linea mobile, Bruce Lee, ha deciso di chiarire un paio di interessanti particolari dello smartphone.

L’anello e i bordi edge: la parola a Bruce Lee

Huawei Mate 30 Pro dispone di bordi edge decisamente evidenti (88°), e il timore degli utenti è quello che possano essere eccessivi e provocare conseguenti problemi di tocchi involontari. Secondo Bruce Lee non ci saranno problemi di questo tipo perché la compagnia ha diviso la schermata principale in tre parti: una piatta al centro e le due aree curve ai lati; toccare una di queste ultime due non influirà sul “display principale”, se non per la regolazione del volume o per altre funzionalità smart.

Lo stesso Bruce Lee ha anche spiegato la scelta di inserire quell’anello intorno alle fotocamere posteriori: secondo il dirigente, il nuovo modulo mostra un contrasto al ristagno del design e “simboleggia” i progressi dell’azienda, donando una sensazione “rinfrescante“. Ogni modello della gamma Mate ha infatti presentato cambiamenti sotto questo punto di vista, e Mate 30 Pro non fa eccezione.

Intanto le vendite delle gamme Mate 20 e P30 vanno alla grande

Durante l’evento di presentazione dei nuovi Mate 30, Huawei ha annunciato alcuni traguardi e risultati raggiunti con i modelli precedenti. Secondo quanto riportato, le vendite di smartphone sono cresciute del 26% e quelle dei dispositivi wearable del 278%, in entrambi i casi considerando il periodo gennaio-agosto 2018-2019.

Richard Yu, CEO di Huawei Consumer Business Group, ha aggiunto che sono state spedite più di 16 e 17 milioni di unità delle gamme Mate 20 e P30 (rispettivamente); in aggiunta, Huawei Watch GT ha raggiunto quota 3 milioni dal lancio. Tutto questo nonostante i problemi di questi mesi con il ban degli USA, che sta creando comunque tanti grattacapi (come abbiamo visto ieri con l’assenza dei servizi Google).

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