Huawei ha appena presentato la sua nuova linea Mate del 2018, composta da Huawei Mate 20 Pro e Huawei Mate 20, due super smartphone che vogliono dare ulteriore spinta alla vertiginosa ascesa di Huawei.

E’ incredibile l’evoluzione che il colosso cinese ha vissuto nel giro di un anno, dal Huawei Mate 10 Pro (recensione), primo smartphone con AI, al nuovo Mate 20 Pro, che si pone senza difficoltà al vertice del mercato sulla fascia premium.

Lo abbiamo provato per circa un’ora a Londra e vi raccontiamo come ci è sembrato, nel video troverete anche qualche impressione su Huawei Mate 20 e il nuovo Huawei Watch GT.
A seguire inseriamo anche un video direttamente realizzato al termine dell’evento di lancio, del costosissimo Mate 20 RS Porsche Design.

Video Anteprima Huawei Mate 20, Mate 20 Pro e Watch GT

Impressioni dei primi minuti

Impressioni ottime, Mate 20 Pro ci ha subito convinto per touch and feel, qualità dei materiali e dimensioni contenute, è curvo, sinuoso e elegante.
E’ anche resistente ad acqua e polvere con certificazione IP68, nessun compromesso quindi, come era lecito aspettarsi.

Frontalmente il display è ampio e leggermente curvato, si tratta di un OLED da 6,39 pollici in 2K+ con rapporto di forma di 19,5:9, molto stretto e allungato, a primo impatto sicuramente una bella unità, difficile però fare un confronto con altri top di gamma, non abbiamo ancora avuto modo di vederlo all’aperto e in condizioni complicate, il livello comunque è pressapoco quello dei principali competitor come Google Pixel 3 XL e Samsung Galaxy Note 9.

A proposito di design ci lascia qualche dubbio in più la scocca posteriore, con la sezione dedicata alle fotocamere molto grande e “impegnativa”, sicuramente nella colorazione nera l’impatto è molto meno importante, mentre nelle colorazioni chiare, blu, verde e twilight è decisamente vistoso.

Se dal punto di vista del design Huawei Mate 20 Pro non delude, è guardando la scheda tecnica che si rimane e a bocca aperta, non manca niente e ogni elemento è esattamente come si potrebbe desiderare per un vero flagship.

Non solo Kirin 980, processore a 7 nm, ma anche 6 GB di RAM, 128 GB di storage, memoria espandibile (Huawei ha progettato apposite schede SD di dimensioni ridotte) ricarica wireless a 15 Watt, ricarica cablata super veloce a 40 Watt, scanner 3D nel notch e lettore di impronte sotto il display. A tutto ciò si aggiunge una connettività completissima con punta di diamante nello scambio dati LTE di Cat. 21.

Si aggiungono poi funzioni esclusive, come Easy Projection Wireless, un ambiente desktop completo collegando via etere ad un monitor, la ricarica wireless inversa, con cui Mate 20 Pro può ricaricare altri smartphone semplicemente per contatto, o ancora lo straordinario comparto fotografico con 3 fotocamere posteriori (standard-zoom-grandangolo) e una selfie cam da ben 24 MP.

Trovate tutte le specifiche sul nostro articolo dedicato e non vediamo l’ora di metterlo alla prova dei fatti, sarà davvero lo smartphone perfetto?

Huawei Mate 20

Bastano pochi minuti per rendersi conto che Huawei Mate 20 è fatto di una pasta diversa rispetto al fratello Pro, i materiali sono gli stessi ma le finiture, l’assemblaggio e il design non sono sullo stesso livello. Le dimensioni sono generose e le cornici sono davvero sottili e ben ottimizzate, ben inserito anche il piccolo notch a goccia che ospita solo la fotocamera anteriore (24 MP come su Mate 20 Pro).
Questo smartphone non è resistente all’immersione ma è comunque garantito con certificazione IP53, non teme quindi pioggia e polvere non troppo sottile.

Al di là del design, la scheda tecnica parla chiaro e su Mate 20 non troviamo la maggior parte delle caratteristiche speciali del modello pro: ricarica rapida a 40 Watt, ricarica wireless diretta e inversa, riconoscimento del viso in 3D.
La sensazione è quella di avere in mano uno smartphone che ha davvero poco in comune con il modello top di gamma, sono prodotti differenti e non a caso corrono 300 Euro di differenza tra i due.

Il comparto fotografico è interessante, tre fotocamere per coprire grandangolo, zoom e foto standard ma i sensori non sono gli stessi del Pro: qui troviamo 12 MP per la fotocamera principale, 16 per la wide e 8 MP per quella zoom 2X (non 3X).

Huawei Watch GT

Huawei Watch GT è una nuova proposta dedicata agli sportivi, non ha Wear OS, questa è la prima notizia ed è anche la caratteristica su cui è stato costruito il prodotto.
Le parole chiave sono fitness/sport e autonomia, infatti oltre a numerose funzioni per il monitoraggio dell’attività sportiva e dello stato di salute, le promesse sono di una super autonomia fino a 30 giorni se non usiamo GPS e HR.

Ancor più interessante il dato di 22 ore di accensione con monitoraggio continuo dell’attività con GPS (compatibile anche con GALILEO) e HR, ideale se vi trovate a fare lunghe sessioni, magari di camminata o sport di fatica.

Esteticamente è davvero molto curato e elegante, tanto che l’aspetto non è proprio quello di uno sportwatch! Nella parte inferiore c’è il sistema di rilevamento del battito, con un importante upgrade software che, facendo uso di machine learning, dovrebbe migliorare molto l’accuratezza dei dati.
Abbiamo giusto qualche dubbio sulla struttura fisica del sensore, quasi a filo, quando sappiamo che per una corretta lettura è necessario che il PPG sia a contatto con la pelle.

Lo schermo è un OLED da 1,39 pollici e all’interno abbiamo due chipset, operanti in parallelo per task leggeri e task pesanti, non sappiamo molto altro sulle specifiche tecniche al momento.
Stiamo già lavorando per averlo in prova il prima possibile, anche perché con l’acquisto di un Huawei Mate 20 Pro entro il 29 ottobre, viene addirittura regalato.

Il prezzo di listino di Huawei Watch GT è di 199 Euro per la versione sport, 249 per la variante Classic, con cinturino in pelle. Sul campo non ci ha convinto la reattività del sistema ma aspettiamo di provarlo per giudicarlo.

Porsche Design Huawei Mate 20 RS

Nella variante da 512 GB di archiviazione costa 2095 Euro, abbiamo detto tutto. Scherzi a parte Huawei e Porsche si sono spinte oltre la soglia psicologica dei 2000 Euro, un azzardo sicuramente ma d’altra parte lo smartphone è destinato ad una ristretta cerchia di utenti, disposti a non badare a spese per avere il top tra i top. C’è comunque anche la versione più “economica” da 1695 Euro con 256 GB di memoria. Memoria interna e RAM comunque sono l’unica differenza sul piano delle specifiche tecniche mentre esteticamente è giustamente molto ispirato alle caratteristiche distintive dei prodotti Porsche. Il retro principalmente è suddiviso verticalmente in 3 parti: quelle esterne sono ricoperte in pelle premium mentre quella centrale in vetro e contiene le 3 fotocamere e il flash led, senza sporgere come succede sugli altri Mate serie 20.

Un prodotto che comunica molta qualità e cura dal punto di vista dei materiali e del design ma ovviamente non per tutti. Abbiamo registrato un video all’evento per mostrarvelo più da vicino.