È noto a tutti come Huawei progetti in casa i chipset utilizzati sui propri smartphone e tablet. L’ultimo esponente della linea Kirin, il 990, “muove” i Mate 30 presentati di recente a Monaco di Baviera e nonostante manchi un anno al passaggio successivo l’azienda cinese è già all’opera sul prossimo SoC top di gamma.

Le indiscrezioni riferiscono che per produrre il Kirin 1000, atteso come di consuetudine nella seconda metà del 2020, sarà utilizzato un processo a 5 nanometri, evoluzione della tecnologia a 7 nanometri dell’attuale Kirin 990. Il passaggio ad una miniaturizzazione più spinta ci si aspetta garantisca consumi inferiori insieme ad una minore produzione di calore.

La fonte afferma che mentre il Kirin 990 fa uso di core Cortex-A76, il suo successore si affiderà all’architettura Cortex-A77. Sembra ancora presto per avere informazioni dettagliate che siano pure affidabili, per cui queste vanno accolte con il beneficio del dubbio. Pochi, invece, sono i dubbi che il Kirin 1000 di Huawei possa essere il solito “mostro” di potenza.