Da marzo a giugno, in Cina sono stati smerciati oltre 100 milioni di smartphone. Di questi, circa 28 milioni avevano il logo Huawei sulla scocca: per l’azienda si tratta della percentuale più alta di sempre. Durante i primi tre mesi dell’anno ne erano stati piazzati in totale 91 milioni.

E di incrementi considerevoli si deve parlare anche a guardare il solo numero a due cifre messo accanto al “+” della Casa cinese, che da marzo a giugno 2017 possedeva una quota di mercato del 21% contro il 27% odierno. La performance di Huawei, sul raffronto anno-su-anno, pareggia quella di vivo, in gran spolvero anch’essa.

Come appare immediato dall’immagine realizzata da Canalys che ha svolto l’analisi, i principali detentori delle preferenze dei consumatori cinesi sono tutti in positivo rispetto al 2017 nonostante l’intero mercato smartphone si sia contratto dell’8%.

E se c’è qualcuno in positivo, deve necessariamente esserci qualche altro ad aver accusato il colpo. Ad assorbire in toto la performance negativa del mercato e a subire quindi le perdite maggiori sono i produttori racchiusi nella voce “altri”, che tutti quanti insieme hanno subito un taglio del market share del 51% sull’anno precedente.