Alla fine dell’anno scorso si è scoperto che Huawei stava lavorando con il team di Google Fuchsia e ciò anche per portare il sistema operativo sullo smartphone HONOR Play.

Ebbene, a distanza di oltre due mesi da quando il colosso cinese è stato colpito dalle sanzioni del governo statunitense, pare che il produttore sia ancora interessato a lavorare con Fuchsia.

In particolare, il team di Huawei ha collaborato allo sviluppo di HiKey 960, una piattaforma basata sul SoC Huawei Kirin 960. Sebbene lo sviluppo relativo a HONOR Play sia stato fermato, nelle scorse ore attraverso uno sviluppatore del colosso cinese si è avuta la conferma che l’azienda sta ancora contribuendo all’ottimizzazione del supporto di Fuchsia alla piattaforma HiKey 960.

Resta da capire quali siano le motivazioni per cui Huawei continua a lavorare a tale progetto dato che, allo stato attuale, non può fare affidamento sulla tecnologia americana a lungo termine.

Ed a proposito dei rapporti tra Huawei e il governo USA, a distanza di un mese da quando il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato a quello cinese che le vendite sarebbero riprese, ad oggi non sono state rese note le linee guida che dovranno essere seguite.

Le aziende americane non sanno quali prodotti possono vendere a Huawei ed a quest’ultima al momento non è consentito rilasciare nuovi dispositivi con Android 9 Pie.

La speranza è che durante il vertice in programma a Shanghai in questi giorni tra il presidente USA e quello cinese si riesca a trovare un punto d’incontro.

Infine, stando ad un report di The Information, i legami tra Google e Huawei potrebbero essere ben più profondi di quanto ritenuto fino a questo momento: pare, infatti, che nel 2015, durante lo sviluppo di uno dei telefoni Nexus, il colosso di Mountain View abbia ospitato quasi 100 ingegneri del produttore cinese nella sua famosa sede Googleplex nella Silicon Valley, offrendo loro il proprio laboratorio.

Secondo il report, gli ingegneri di Google hanno lavorato fianco a fianco con il team Huawei per sviluppare il display e la fotocamera del Nexus 6P.

Sembra che gli ingegneri di Huawei abbiano riferito che ciò che hanno imparato lavorando con Google ha aiutato l’azienda cinese a produrre negli anni seguenti telefoni migliori.