Nel corso di un’intervista rilasciata a Yahoo Finance, il fondatore e CEO di Huawei, Ren Zhengfei, ci ha tenuto a ribadire che, nonostante la crisi con il governo statunitense, il colosso cinese continuerà ad andare avanti per la propria strada.

Del resto, le nuove previsioni sulle vendite di smartphone nel 2019 sembrano dare ragione al produttore asiatico, il cui CEO non ha esitato a dichiarare che anche nel caso in cui tutte le aziende statunitensi dovessero chiudere ogni rapporto con Huawei, la società non interromperà la produzione nemmeno per un giorno.

Ren Zhengfei sostiene che Huawei può pure fare a meno dei processori di Qualcomm e Intel, sebbene al momento abbia in progetto di continuare ad acquistare i loro chip e a mantenere in essere le attuali partnership.

Secondo Zhengfei, l’atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti di Huawei sembra essere più moderato ma non vi è al momento alcun cambiamento sostanziale. Il colosso cinese ha scoperto di essere completamente in grado di sbarazzarsi della sua dipendenza dai dispositivi di base statunitensi e ha deciso di procedere in tale direzione, anche se ci vorrà del tempo prima di riuscirvi completamente.

Il CEO di Huawei ha anche confermato la notizia relativa ai licenziamenti da parte di Futurewei: il produttore, infatti, prevedeva di investire 600 milioni di dollari ma le sanzioni statunitensi non consentivano di mantenere tale impegno.

E a proposito di HongMeng OS, Zhengfei ha ribadito che non è previsto il suo utilizzo sugli smartphone, per i quali il produttore cinese svilupperà un apposito OS solo se e quando Android non sarà più disponibile.

Zhengfei ha precisato che HongMeng OS può essere utilizzato in molte applicazioni IoT, come smartwatch, smart TV e auto.