Stando a quanto reso noto dal Presidente di Huawei, Liang Hua, il colosso cinese sarebbe disposto a sottoscrivere con i vari governi accordi “no-spy”.

In sostanza, in base a tali accordi Huawei sarebbe legalmente responsabile di impedire lo spionaggio backdoor ai danni delle autorità governative che usano le sue apparecchiature.

La nuova dichiarazione del presidente di Huawei arriva in risposta alle pressioni degli Stati Uniti sui Paesi europei per evitare che utilizzino le apparecchiature di telecomunicazioni del colosso cinese, in quanto potrebbero essere oggetto di attività di spionaggio a favore del governo cinese.

E sempre a proposito del colosso cinese, pare che sia riuscito a raggiungere un accordo con Samsung per mettere fine ad alcune controversie esistenti tra queste due aziende nel complesso ambito dei brevetti.

I termini dell’accordo devono ancora essere resi pubblici ma pare che Huawei e Samsung abbiano accettato di consentire reciprocamente l’utilizzo delle tecnologie di proprietà della rivale. Non è chiaro il motivo per cui ci sia voluto così tanto tempo per arrivare ad un simile accordo ma una delle ragioni potrebbe essere individuata nelle difficoltà che il mercato degli smartphone sta vivendo in questi ultimi mesi, con conseguente diminuzione delle vendite.