Giornata piuttosto importante quella di oggi per Huawei. Infatti, dopo aver presentato il nuovo Huawei MatePad Pro, tablet di fascia alta con fotocamera punch-hole (il primo al mondo), comunicato i dati di vendita del Huawei Watch GT 2 e l’annuncio del nuovo Huawei A2 Wi-Fi Router unitamente alla penetrazione sul mercato della gamma Mate 30, il CEO del colosso cinese torna nuovamente a parlare del blocco USA contro Huawei ma da un punto di vista diverso.

Yu Chendong è infatti convintissimo che, se non fosse stato per il ban, la sua azienda sarebbe stata in grado di superare Samsung ed essere primo produttore al mondo di smartphone del 2019. Attualmente si deve accontentare del secondo posto, nonostante i problemi che ha e sta affrontando in questi mesi relativi proprio alla decisione del governo americano contro la compagnia cinese.

Non dobbiamo dimenticarci che in Cina Huawei ha registrato una crescita del 66% con annessa la vendita di qualcosa come 41,5 milioni di smartphone, che le permettono di raggiungere il 42% del mercato totale in Cina. Paese da cui Samsung ha deciso di levare le tende ma su cui ci ritorna sfruttando la nuova rete di aziende ODM attraverso cui produrre la nuova gamma di smartphone di fascia bassa.

Il futuro dell’azienda ancora molto incerto, almeno per quanto riguarda la commercializzazione dei suoi smartphone. In queste settimane abbiamo visto che ha dato il via alla vendita del Huawei Mate 30 Pro in Spagna e che Microsoft è una delle prime big del settore hi-tech a tornare ad avere affari con Huawei.

Resta però da vedere come procederà lo sviluppo di un ecosistema alternativo ad Android nel caso in cui Google dovesse essere estromessa per lungo tempo dallo stringere rapporti con l’azienda cinese, una fase di limbo che sta minando la pazienza della compagnia che nel mentre spinge per rendersi indipendente con il HarmonyOS, ancora troppo immaturo e poco appetibile per gli sviluppatori esterni.