Si fa sempre più complessa la situazione commerciale tra Cina e Stati Uniti, dopo la messa al bando commerciale di Huawei e HONOR, che non potranno più acquistare tecnologia americana senza ottenere una speciale deroga da parte del governo USA.

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi in mattinata a Pechino, Lu Kang, portavoce del ministro degli affari esterni della Cina, ha affermato che il Paese supporterà i diritti legali delle compagnie cinese, lasciando intendere che potrebbero esserci azioni legali in seguito al ban commerciale di Huawei e HONOR  dagli Stati Uniti, culminato con la sospensione della collaborazione tra Google e le due società asiatiche.

Prima di procedere comunque il ministro cinese intende approfondire la questione e seguire attentamente gli sviluppi della questione, che appare decisamente molto complessa anche dal punto di vista diplomatico.

Non si fa attendere dunque la risposta di Pechino a quella che viene vista come l’ennesima provocazione da parte dell’amministrazione Trump, che da tempo sta conducendo una sorta di crociata contro numerose compagnie tecnologiche cinesi, ree di essere vicine al governo e accusate di sfruttare la tecnologia per spiare le comunicazioni e le attività dei cittadini e delle istituzioni degli USA.

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