Ancora una volta Ren Zhengfei, CEO e fondatore di Huawei, fa chiarezza su Hongmeng OS, il sistema operativo proprietario indicato come piano B per il colosso cinese nel caso il ban negli USA non venisse revocato e non fosse più possibile utilizzare Android.

Nel corso di una intervista esclusiva rilasciata a Lepont, il fondatore di Huawei spiega perché Hongmeng OS è molto di più di un semplice piano B. I primi test hanno mostrato che le prestazioni sono superiori a quelle di Android e iOS, ma che ci vorrà parecchio per creare un ecosistema completo, molti anni. Le prestazioni, secondo quanto riportano i primi test, indicano una velocità superiore del 60% rispetto ad Android, un risultato davvero incoraggiante.

Quello che Zhengfei sottolinea è che il sistema “è già operativo per alcuni prodotti in Cina, ma non è stato disegnato per essere utilizzato esclusivamente sugli smartphone“. Dispositivi di rete, speaker intelligenti, smartwatch, dispositivi indossabili e molto altro, gli impieghi del nuovo sistema operativo saranno molti.

Difficile non vedere analogie con Google Fuchsia, il sistema operativo in fase di sviluppo da parte del colosso americano, che potrebbe affiancare o sostituire Android, per adattarsi all’evoluzione del settore che ci aspetta nei prossimi anni.

Ricordiamoci che secondo Samsung tra cinque anni gli smartphone non ci saranno più, quindi è normale che un colosso come Huawei, tutt’altro che sprovveduto, abbia preparato un sistema in grado di funzionare su un ampio numero di dispositivi, qualsiasi essi siano.