A causa del COVID-19 anche il settore della telefonia dovrà mettere in preventivo dei risultati finanziari inferiori, e di molto, rispetto alle previsioni. Se Samsung è preoccupata fino ad un certo punto poiché impegnata su vari fronti, aziende come Huawei hanno minori attività “paracadute”, specie se si considerano le difficoltà aggiuntive provenienti dagli USA che il gigante cinese si trova a fronteggiare da un po’ di tempo a questa parte.

Il lancio della gamma Huawei P40 dovrebbe servire a mettere della liquidità in cassa, proveniente soprattutto dal mercato interno. La Cina ha avuto da poco respiro dalla pandemia ed è bene avviata a tornare alla normalità, e questa è una buona notizia per Huawei. Tuttavia guardando al mercato globale il primo semestre dell’anno sembra compromesso, dunque le speranze per limitare i danni sono concentrate sulla seconda parte dell’anno.

A turno infatti gran parte dei Paesi stanno avendo a che fare con il COVID-19 e con le chiusure delle attività necessarie per arginarne la diffusione, e questo si traduce in una contrazione economica che purtroppo talvolta è causa della perdita di posti di lavoro, dunque di quel reddito che sarebbe investito nei beni non necessari come gli smartphone. In Europa gli analisti prevedono una contrazione delle vendite per Huawei di circa 5-6 milioni di unità nel periodo compreso tra marzo e giugno.

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