Huawei si è trovata recentemente al centro della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che da mesi si stanno sfidando a suon di dazi doganali, sgarbi e reciproche accuse di scorrettezze. Nonostante ci siano stati alcuni timidi segnali di distensione, puntualmente disattesi dall’amministrazione Trump, la situazione sta creando grossi disagi a molte compagnie.

Andy Purdy, Chief Security Officier di Huawei, non ha dubbi: Huawei deve avere un dialogo con il governo USA all’interno delle trattative commerciali:

Posso immaginare un accordo commerciale dove il governo USA non accetta di dialogare con noi? No, non posso immaginarlo. Non stiamo chiedendo di vendere i nostri prodotti ‘a scatola chiusa’. Crediamo che ci debbano essere esami accurati per tutti.

Il blocco delle vendite al colosso cinese sta danneggiando anche l’economia americana, che risente delle mancate vendite a Huawei. Solo nel 2018 gli acquisti negli USA da parte della compagnia asiatica hanno superato gli 11 miliardi di dollari. A rischio, secondo le recenti stime, ci sarebbero 40.000 posti di lavoro per le compagnie americane, che finirebbero per risentire maggiormente della decisione del governo americano.

I problemi più grandi per Huawei, che sta cercando di rendersi rapidamente indipendente rispetto ai paesi stranieri, sono legati all’impossibilità di utilizzare la licenza commerciale di Android, che obbligherà la compagnia a trovare rapidamente una soluzione, anche con l’aiuto di sviluppatori di terze parti.