Nel tentativo di evitare una possibile querelle legale con Apple, che si andrebbe ad aggiungere a quella già esistente, HTC potrebbe decidere di modificare la propria linea di approvvigionamento e di abbandonare i sensori di tocco attualmente utilizzati.

A causa di un brevetto ottenuto da Apple sui touchscreen la tecnologia “touch ITO pattern” (letteralmente “percorso touch ITO”) impiegata sui sensori Atmel maXTouch utilizzati da HTC potrebbe essere spunto per Apple per avviare una nuova controversia, in quanto simile alla tecnica brevettata dalla compagnia di Cupertino. Secondo John Vinh, analista di settore, HTC potrebbe utilizzare sensori prodotti da Synaptics o da Cypress Semiconductor come escamotage per evitare ripercussioni – è altamente probabile tuttavia che la compagnia taiwanese non prenda provvedimenti effettivi prima di un giudizio ufficiale da parte di un tribunale per i costi di alterazione della linea produttiva.

Ciò che è ridicolo e dà un’idea della misura superata nella faccenda è però il fatto che non sia Atmel a dover rispondere dei prodotti impiegati all’interno dei dispositivi HTC, ma sia HTC stessa. La logica vorrebbe che sia il produttore di un bene a dover pagare le licenze sui brevetti per i beni che produce, mentre un’azienda che utilizzi beni prodotti da terzi non debba farlo.


Per fare un paragone automobilistico, è come se Continental facesse causa a Fiat perchè questa utilizza gomme Pirelli che infrangono brevetti della Continental stessa. Visto che Fiat non ha nulla a che vedere con la progettazione e la produzione delle gomme Pirelli, è più che lecito (nonchè logico) che non sia possibile che Continental faccia causa a Fiat ma che sia invece costretta a dover interpellare Pirelli, la quale è l’unica responsabile per la progettazione e produzione delle gomme.

Tra le altre cose, era emerso recentemente proprio nel caso HTC vs Apple come fosse AMD la responsabile del pagamento delle licenze brevettuali sulle schede video utilizzate all’interno dei Mac. La questione è delicata per sua stessa natura, ma è evidente come il sistema brevettuale non solo americano vada rivisto ed adattato a regole più logiche e che consentano una maggiore competizione tra aziende.