Durante la fase di acquisizione della divisione Pixel di HTC da parte di Google, in molti avevano previsto e profetizzato il declino dell’ex numero 3 al mondo in termini di volumi di vendita nel mercato smartphone. In quelle settimane Google si portava a casa qualcosa come 2000 ingegneri HTC che le hanno permesso di rivoluzionare la vecchia linea Nexus, portando sul mercato quelli che ancora oggi vengono indicati come i migliori smartphone Android sul mercato.

Facendo fast forward ai giorni nostri, scopriamo che la strategia commerciale di HTC è sempre meno legata agli smartphone per come li intendiamo noi. Infatti, secondo le ultime informazioni, l’azienda sarebbe in procinto di avviare una serie di licenziamenti della sua forza lavoro. Non è ancora noto quando il taglio dovrebbe avvenire, ma la compagnia fa capire che il tutto avverrà molto preso.

Tramite questa riorganizzazione dei 3000 dipendenti ancora in forza ad HTC, l’azienda dovrebbe riuscire a focalizzare meglio la sua attenzione su rami differenti: i dispositivi Vive e gli smartphone Exodus. I licenziamenti seguono quelli degli anni passati in cui l’azienda aveva mandato a casa 1500 persone a luglio 2018 ed altre 2250 persone nel 2015.

Malgrado l’interesse del mercato verso i dispositivi relativi alla realtà virtuale, l’azienda taiwanese non sembra essere ancora in grado di risalire la china, gettando cupe ombre sul futuro di una compagnia un tempo leader del settore mobile.