Attualmente tutti gli smartphone sul sito online britannico di HTC sono dichiarati out of stock ossia non disponibili. No, non si è trattato di un improvviso boom di vendite che ha generato un tutto esaurito degli smartphone del marchio taiwanese quanto una dolorosa e necessaria mossa per via di una disputa legale dovuta a brevetti al centro di una polemica.

Proprio così, se nel frattempo sul sito inglese di Amazon si possono ancora trovare diversi modelli ordinabili all’istante così nei negozi virtuali per non parlare di quelli fisici disseminati sul territorio, sul portale ufficiale del brand non si può acquistare niente. Le vendite proseguono regolari nelle altre nazioni, compreso lo smartphone Exodus 1. Perché tutto questo?

Tutto è stato generato da una querelle con la società di ricerca e sviluppo Ipcom a proposito di proprietà intellettuali sfruttate da HTC, in particolar modo quelle relative allo sviluppo della tecnologia di connessione senza fili in ambiente auto.

HTC è venuta incontro alla richiesta di vendere solo dispositivi che utilizzavano una soluzione alternativa, nel Regno Unito. Tuttavia, secondo quanto riportato anche dalla BBC, Ipcom ha affermato HTC non aveva messo in atto tale soluzione, sulla base di test eseguiti a inizio anno, accusando i taiwanesi di “Disprezzare la legge, contravvenendo a una sentenza del tribunale del Regno Unito

La risposta di HTC alla stessa BBC non si è fatta attendere: “Come leader nel settore delle innovazioni, HTC prende le proprietà intellettuali molto seriamente. Stiamo indagando attivamente su una rivendicazione di violazione da parte di una terza parte per quanto riguarda un singolo dispositivo“.

Insomma, una mossa cautelativa per evitare ulteriori problemi. Non ci dovrebbero essere conseguenze per gli altri mercati, compreso quello italiano.