L’esito di una caduta occorsa ad uno smartphone, si sa, dipende anche, e molto, dal cosiddetto fattore C. Tolto quello, gioca un ruolo importante la qualità costruttiva. E a leggere le storie che ci offre la rete, i prodotti del gruppo Huawei sembrano progettati anche per resistere ai maltrattamenti.

Arriva dalla Cina la storia di un utente che ha visto volare giù dal quinto piano di un edificio il suo HONOR 10. Inizialmente, a giudicare dalle condizioni dello schermo, la situazione è apparsa disperata: era completamente distrutto, soprattutto nei pressi della capsula auricolare. Piuttosto che ripararlo, l’appassionato ha deciso di riporlo in un cassetto e acquistare un altro smartphone.

La sorpresa è arrivata nei giorni scorsi quando, a distanza di un anno dal fattaccio, ha voluto verificarne il funzionamento: una veloce ricarica alla batteria e, sorpresa, il telefono si è acceso ed era anche in grado di effettuare una chiamata come se nulla fosse accaduto, nonostante la parte alta del telefono fosse in pessime condizioni.

La vicenda, raccontata su Weibo, è stata commentata dal vice presidente di Honor il quale ha aggiunto che l’impatto subito da quell’HONOR 10 era maggiore di quello simulato solitamente negli HONOR Lab. La resistenza pare essere una caratteristica comune ai telefoni Huawei: risale all’anno scorso la storia di un Huawei P20 distrutto ma pienamente funzionante nonostante un volo dal ventunesimo piano.