È grazie a migliorie nell’architettura e nell’efficienza che nell’ultimo periodo i processori ARM stanno guadagnando molta potenza, tale da renderli a tutti gli effetti in grado di competere anche nel gaming. Texas Instruments ha mostrato con orgoglio le prestazioni della nuova serie OMAP 4470: in un benchmark è stato possibile raggiungere un framerate doppio rispetto a quanto ottenuto con il “vecchio” processore OMAP 4460. Nonostante l’applicazione dimostrativa presentasse animazioni abbastanza semplici, la differenza tra l’OMAP 4460 (presente, tra gli altri dispositivi, anche sul Galaxy Nexus) ed il nuovo OMAP 4470 è evidente: il primo è riuscito a raggiungere un framerate di 24 fotogrammi al secondo, mentre il secondo è riuscito a mantenere stabili i 42.

Proprio grazie a questa potenza elaborativa aumentata enormemente, Texas Instruments è stata in grado di effettuare una dimostrazione suggestiva: un po’ come accade con Kinect su XBOX, è possibile sfruttare il nuovo OMAP4470 per gestire i calcoli necessari a tramutare il movimento di una mano in un’azione – nello specifico, il movimento di una mano che vuole sfogliare un libro di ricette senza toccare il tablet su cui è visualizzato, oppure che vuole guidare un monster truck in un videogioco. Un’ulteriore “dimostrazione di forza” è lo streaming tramite WiFi Direct di un filmato a risoluzione 1080p mentre l’interfaccia del tablet utilizzato è ancora perfettamente utilizzabile e responsiva. Se questo è quanto è possibile fare con un processore basato su architettura Cortex-A9, non immaginiamo cosa sia possibile fare con un OMAP5 basato su Cortex-A15!