Ah, la ricarica wireless. Esiste da molto tempo e si basa su un principio sufficientemente semplice, ma non è ancora così diffusa in ambito consumer. Uno tra i primi dispositivi con ricarica wireless è stato il Palm Pre, ormai defunto ma ancora d’esempio per più di un aspetto. Il “problema” del Pre, come degli attuali smartphone, è la necessità di ricordarsi cavo e caricatore – anche se induttivo. Con i futuri Ultrabook questa necessità potrebbe venire a cadere, visto che Intel ha mostrato al Computex un prototipo che può caricare induttivamente uno smartphone Android posizionato su un lato. Proprio così: non sono necessari cavi, accrocchi particolari o predisposizioni del telefono. È sufficiente applicare un piccolo dispositivo al proprio smartphone e metterlo alla destra dell’Ultrabook, a contatto con il corpo. Non è necessario fare altro nè ricordarsi di portare cavi, adattatori, alimentatori e quant’altro. Una manna dal cielo per chi, come me, si trova a portare in giro laptop, tablet, smartphone, lettore MP3 e quant’altro.

Intel sta spingendo affinchè la carica induttiva sia integrata all’interno dei dispositivi futuri così da evitare add-on che pesano e ingombrano. Di certo, però, sono disposto a sacrificare un po’ di peso e d’ingombro per non avere la noia di dovermi ricordare cavi, cavetti e cavettini. Di sicuro è un’idea ottima che speriamo venga implementata in futuro su tutti i notebook. Dovremo attendere ancora qualche anno, ma potrebbe valerne davvero la pena.